Le prime osservazioni sui benefici dell’essenza di bergamotto, e in particolare sulle sue proprietà antinfettive rigeneranti, bal- samiche e cicatrizzanti, risalgono al 1804 e si devono al medico reggino Francesco Calabrò che scrisse il trattato “Della Balsa- mica virtù dell’essenza di bergamotta nelle ferite”.
Nei primi del ‘900 i poteri curativi dell’essenza furono speri- mentati con successo in odontoiatria, ottenendo la completa sterilizzazione dei canali dentali. Gli elevati poteri antinfiam- matori e cicatrizzanti del bergamotto furono ribaditi negli
studi del Capitano medico Arturo Sabatini dell’Istituto di Chi- mica Fisiologica dell’Università di Roma. Grazie al contributo
scientifico della ricerca, la superiorità naturale del ber- gamotto come disinfettante e antisettico si è consolida- ta e rafforzata nel tempo, dimostrando delle valenze esclusive. L’essenza infatti, a differenza di altri disinfettan- ti, è profumata, non macchia, non irrita, non corrode, non è tossica. Più salutare di così… Negli ultimi anni, la risco- perta del bergamotto come medicamento assolutamen- te naturale ha portato a un incremento della sua noto- rietà e utilizzo, evidenziando le sue straordinarie qualità purificanti, antiossidanti e sa- nitizzanti. Tra l’altro occorre ricordare che il bergamotto è l’unico frutto capace di conservarsi nel tempo senza alterar- si; la distillazione dell’essenza, infatti, si ottiene eliminando la componente fotosensibilizzante, il bergaptene. E in più è ottimo consumato tal quale.

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